Abbiamo raggiunto Lucky all’indomani del trionfo nel Rally di San Marino. Qualche domanda e il suo racconto della due giorni nel territorio della Repubblica del Titano.
Lucky, un bis strepitoso dopo la vittoria dell’Acropoli
Si, anche se devo dire che questa è stata una gara molto impegnativa, direi “massacrante” per le nostre vetture storiche. Non ricordo di aver affrontato strade così brutte nella mia carriere, peggiori della Segagnana al Rally dell’Elba, ma eravamo negli anni 70… Comunque già la partenza è stata ad handicap, con la prima ps in cui ho preso il via nei ghiaioni per primo, comunque sono riuscito a dare più di un minuto a tutti, complice la polvere che Da Zanche seminava su uno scatenato Calzolari. Non potevo farmi mancare un testa coda, giusto per non smentirmi, ma comunque eravamo in testa. Nella seconda prova, Calzolari riesce a dare 2’ a De Zanche, quindi non più polvere, ma il prodotto non cambia: io miglioro di 45 secondi il primo passaggio e per lui è quasi un altro minuto.
Usciti dalla polvere finalmente l’asfalto con le due cronoscalate di San Marino…
Si, 6 km di asfalto in salita fino alla sommità del Titano e in ambedue le prove, provate per modo di dire, complice le gomme rigorosamente da terra e la scelta di racing Yokohama di Calzolari (praticamente dei racing, anche se da terra) il lampo del Lupo (Calzolari n.d.r.) che mi ha rifilato un secondo in ciascun passaggio. Comunque alla fine della prima giornata avevo un vantaggio di 1’57” che mi ha dato la possibilità di pensare all’indomani con l’obiettivo di non commettere errori e fortunatamente è andato tutto bene.
Anche nella seconda tappa hai continuato a guadagnare terreno su Calzolari e decisamente la vostra era una corsa a due, visto che gli altri erano già a più di 6 minuti.
Si, Calzolari è stato bravissimo e nonostante gli abbia dato circa 40″ nelle prove fino alla penultima, era ancora potenzialmente in corsa. Poi si è dovuto ritirare per una rottura. Mi spiace perché meritava di essere al mio fianco sul podio. Alla fine visto il suo abbandono, il mio vantaggio sui secondi, Cesarini e Gabrielli era di 7 minuti, un abisso…
A parte la prevedibile soddisfazione per la seconda vittoria in Campionato Europeo, come giudichi questo Rally di San Marino?
Mah, molto difficile, troppo per le auto storiche. Un rally che aveva troppe prove che mettevano in grande difficoltà la meccanica delle autovetture. Non è un caso, credo, che molti degli stranieri abbiano deciso di non cimentarsi in questa prova.
Mel