GRace, Novembre 2017
La settima tappa della serie tricolore ha visto il successo del pilota francese, in coppia con Yannick Roche, su Lancia Stratos. Secondo l’equipaggio Battistolli-Pons, che con i punti conquistati in Toscana porta a casa il successo di campionato nel quarto raggruppamento. A I Rally Elba Storico, che quest’anno ha disputato la 29esima edizione, si è registrato un ottimo risultato in termini di partecipanti, con 132 equipaggi iscritti (13 in più del 2016) provenienti da 12 nazioni. La gara organizzata da Aci Livorno Sport, che conferma l’amore dei rallysti per l’isola, ha visto il successo di Eric Comas e Yannick Roche. L’equipaggio francese, su Lancia Stratos, ha dominato entrambe le tappe della gara toscana, disputatasi dal 21 al 23 settembre e giunta quest’anno alla 29esima edizione. L’equipaggio transalpino, già vincitore della precedente gara di Campionato Italiano Auto Storiche, il Due Valli Historia disputato a fine agosto, ha preso il comando della gara già dalle battute iniziali, chiudendo in testa anche la prima tappa, in cui si sono corse le prime sei PS in programma tra la serata del giovedì e il venerdì. L’equipaggio transalpino, però, ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per salire sul gradino più alto del podio. UN ARGENTO CHE VALE ORO Nelle prime battute di gara, infatti, sono stati “Lucky” e Fabrizia Pons, a bordo di una Lancia Delta Integrale 16V, a balzare al comando della gara. I due, dopo un inizio all’attacco, hanno ceduto il comando a Comas, che ha preso la leadership sul quarto tratto cronometrato. La prima tappa si è conclusa quindi con il francese in testa davanti al pilota vicentino, con Luca De Zanche e Daniele De Luis, su Porsche 911 RS, terzi, penalizzati da 30″ inflitti per aver saltato una chicane di rallentamento durante le fasi di gara disputate in notturna. Alla partenza della seconda tappa Comas-Roche hanno sfruttato la grande agilità della loro Lancia Stratos e hanno mantenuto la testa speciale dopo speciale. Luigi “Lucky” Battistolli, dal canto suo, ha provato a sopravanzare il francese spingendo su tutte e quattro le “piesse” in programma. Autore di una gara molto intelligente, è riuscito a trovare il ritmo giusto per impensierire il leader senza rischiare eccessivamente. Ragionando anche in ottica campionato, con la matematica vittoria nel Quarto Raggruppamento sia nell’Italiano sia nell’Europeo, “Lucky” ha chiuso a soli 4″2 dalla prima posizione. Sul terzo gradino del podio è salito Lucio Da Zanche. Il valtellinese ha sempre lottato nelle posizioni di vertice, confermando un notevole feeling con le strade dell’Elba, non certo facili da interpretare al volante di una vettura dalla cavalleria generosa come la sua coupé tedesca. GLI ALTRI VINCITORI Dietro ai tre leader della gara la bagarre è stata serrata e spettacolare sino alla bandiera a scacchi. Alla fine la quarta posizione finale è andata ai senesi Alberto Salvin i e Davide Tagliaferri che al volante di una Porsche 911 RS della Piacenza Corse Autostoriche hanno tenuto una gara in cui hanno saputo unire precisione di guida e un grande ritmo. Solo così sono riusciti ad avere la meglio su Elia Bossalini, che in coppia con il siciliano Franco Granata, su Porsche 911 SC RS hanno staccato tempi di grande spessore. Nel terzo raggruppamento, nelle prime fasi della gara, si è assistito alla lotta accesa tra l’austriaco Karl Wagner (Porsche 911 SC) e il pisano Gian Marco Marcori (Porsche 911 SC). Il driver di Santa Croce sull’Arno, però, ha alzato bandiera bianca sulla seconda tappa, per la rottura del motore sulla PS8, quando era staccato dal rivale di menodi 10″. Dietro all’austriaco ha dunque finito l’acclamatissimo locale Andrea Volpi, con una Volkswagen Golf GTI. Volpi, che ha corso in coppia con Michele Maffon, si è imposto all’attenzione generale dei presenti già dalle battute iniziali di gara con prestazioni cronometriche da alta classifica. Sempre nell’orbita della top ten assoluta, con grande merito, il pilota di Portoferraio e il suo naviga, che alla fine proprio al decimo posto assoluto hanno chiuso, si sono goduti fino all’ultimo applauso durante la festa che li ha accolti in Piazza Matteotti a Capoliveri, all’arrivo. Nella battaglia per il primo raggruppamento la vittoria è andata invece ai varesotti Dell’Acqua-Paganoni (su Porsche 911S), che hanno conquistato il successo con oltre due minuti su Parisi-D’Angelo (Porsche 9115) e con tre su Giuliani-Sora, in gara con una meno potente Lancia Fulvia HF. La classifica finale di questa categoria ha rispecchiato quella della prima tappa, con posizioni congelate e un dominio assoluto da parte dei vincitori. Tra gli stranieri, che sulle strade elbane si trovano spesso in difficoltà rispetto ai driver nostrani, a parte il vincitore Comas, il migliore è risultato lo spagnolo Daniel Alonso, sesto assoluto con una Ford Sierra Cosworth. Aionso è stato autore di un’ottima prestazione, sempre a ridosso dei migliori in entrambe le tappe. TRA A112 E REGOLARITÀ Nel Trofeo A112, si è registrata la vittoria “virtuale” dell’umbro Giorgio Sisani, in coppia con Cristian Pollini, fuori classifica in quanto non ha utilizzato gli pneumatici previsti dal monomarca “dello Scorpione”. Il successo, quindi, è andato ufficialmente al piemontese Maurizio Cochis, che ha chiuso davanti a Luigi Battistel e Raffaele Scalabrin, rispettivamente secondo e terzo. Durante il rally storico si è tenuta anche la competizione dedicata alla Regolarità Sport. La vittoria è andata ad Andrea Marani e Rita Sartorio, su Porsche 911 del 1973. I due hanno vinto con 25 punti di penalità davanti a Arturo Barbotto, in gara con Sergio Borca su Fiat 124 Spider del 1982 (40 punti) e su Roberto Ricci, navigato da Enio Biasci, che su Autobianchi A112 Abarth ha mancato la piazza d’onore per un solo punto (41 p.ti). Bravi anche il quarto e il quinto equipaggio classificato, che sono giunti al traguardo rispettivamente con 44 e 45 punti. Si è trattato di Luca Emilio Fiore-Elio Garelli, su Lancia Fulvia 1.6, e di Walter Kofler Fuzzy-Kofler Johann, su Porshe 356 A. Tra i 22 iscritti alla Regolarità (di cui 20 arrivati), vogliamo citare il tedesco Hanno Mayr, che al volante di una Volkswagen Maggiolino del 1974, curiosamente senza navigatore, aveva preso la testa della classifica nelle fasi iniziali ma è stato poi costretto al ritiro.