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Al Campagnolo brillano i figli d’arte Batttstolli jr ha battuto Costenaro

Il Giornale Di Vicenza – (03/06/2019)

Largo ai giovani. Anche nell’automobilismo storico. Con una gara perfetta, Alberto Battistolli, 22 anni a luglio, ha vinto il Rally Campagnolo per auto d’antan “ereditando ” da papà Luigi, in arte Lucky, il podio che nelle ultime due edizioni della corsa lo aveva visto sul gradino più alto.

Un passaggio di consegne, anche se Battistolli senior non ha alcuna intenzione di mollare con traversi e derapate, la corona europea a portata di volante. A Isola, dove il Campagnolo si è concluso dopo 320 chilometri dei quali 107 cronometrati, si è avuta la conferma che l’aritmetica non è un’opinione, ma una scienza esatta: cambiando l’ordine dei Battistolli il prodotto non cambia.

E a conferma della proprietà commutativa della moltiplicazione ecco il secondo posto di Giacomo Costenaro, pure lui figlio d’arte Alberto e Giacomo, il primo con una Lancia 037 Rally e Gigi Cazzaro al fianco, il secondo su una Ford Fiesta Cosworth sollecitato dalle note di Justin Bardini, hanno messo in riga tutti i più forti driver del settore, specialisti del rallysmo eroico fatto di cuore, passione e coraggio con rare e primitive concessioni all’elettronica.

Solo Lucky ha tenuta desta l’attenzione resistendo sino all’ultimo all’assalto del marosticense e facendo sentire sul collo del figlio l’alito del campione qual è. L’esperienza della navigatrice Fabrizia Pons e l’affidabilità della Delta Integrale non sono bastate. Se Alberto ha fatto una gara perfetta, quella di Giacomo è stata macchiata da un’errore di “gioventù”: nella prova serale di Torreselle, infatti, è partito con poca benzina e nel momento in cui bisognava affondare sul gas si è trovato col motore singhiozzante. Ne farà tesoro. Chi sperava di più era Totò Riolo, quarto a 1 “,  ma il siciliano – fresco vincitore della Targa Florio – ha dovuto fare i conti con una pietra che sul primo passaggio a Recoaro, gli ha piegato un braccetto della Subaru Legacy, facendogli perdere venti secondi e certezze.

Fuori Salvini (Porche 911 RS), nelle battute finali per una foratura conseguenza di un “taglio ” sopra una grossa radice, la quinta piazza è stata appannaggio di Lucio Da Z (Porsche 911 Sc)alle prese con un assetto ballerino alle prese con un assetto ballerino. Ha recuperato tre posizioni nelle ultime prove, ma ha pagato caro il minuto di penalizzazione al Co di Recoaro. Negri (Porsche 911) sono retrocessi in sesta posizione a S.Caterina, finendo però davanti a Superti (Porsche 911),Lombardo (Porsche) Nodari (Bmw M e Bianco (Sierra Cosworth). Trofeo A 112 netto successo di Scalabrin con 52 ” di vantaggio su Gallione e 1 su Fiora.