Era un bambino che osservava ogni oggetto mosso da un meccanismo motorizzato con lo stupore dell’infanzia, e che sognava di poterlo dominare, un giorno.
Prolungava i suoi tragitti a bordo di un tram per osservare il conducente e sognare che quell’insieme di ferro e circuiti fosse un drago da cavalcare verso epiche avventure. Con gli anni, lo stupore e la meraviglia dell’infanzia avevano lasciato il posto ad un desiderio fisico, quasi carnale: un motore da domare e rendere docile ai propri comandi riempiendo il proprio cuore di felicità. Con volontà e passione ha fortemente voluto diventare un pilota, non uno qualunque, ma un grande pilota di rally. Questo è Lucky Battistolli.